Nel mondo della finanza e degli affari, il concetto di autonomia patrimoniale è di fondamentale importanza. Questo termine può essere suddiviso in due categorie principali: autonomia patrimoniale perfetta e autonomia patrimoniale imperfetta.
In questo articolo, esploreremo queste due forme di autonomia patrimoniale, spiegando le loro differenze, le implicazioni legali e come possono influenzare le decisioni finanziarie delle aziende e dei singoli imprenditori.
Cos’è l’Autonomia Patrimoniale?
Prima di immergerci nelle diverse tipologie di autonomia patrimoniale, è importante avere una comprensione chiara di cosa significhi questo concetto. L’autonomia patrimoniale si riferisce alla separazione tra il patrimonio di una persona o di un’entità giuridica e il patrimonio di altre persone o entità.
Nelle società, l’autonomia patrimoniale indica il divario tra il patrimonio personale dei soci e quello della società. Maggiore è il livello di autonomia patrimoniale di una società, minore o assente è l’incidenza sul patrimonio personale dei soci.
Autonomia Patrimoniale Perfetta
L’autonomia patrimoniale perfetta, nota anche come autonomia patrimoniale assoluta, rappresenta la forma più rigorosa di separazione tra il patrimonio di una persona o di un’azienda e il patrimonio di terzi.
In questo contesto, il termine “perfetto” indica una separazione totale e incondizionata dei beni e delle passività.
Le società di capitali hanno idealmente un’autonomia patrimoniale perfetta. Le società di capitali si suddividono in:
- Società a responsabilità limitata (S.r.l.).
- Società a responsabilità limitata semplificata (S.r.l.s.).
- Società per azioni (S.p.a.).
- Società in accomandita per azioni (S.a.p.a.).
Caratteristiche dell’Autonomia Patrimoniale Perfetta
Le società di capitali hanno il vantaggio di separare nettamente il socio dalla società, la quale è dotata di personalità giuridica, ed i creditori non possono rivalersi sul patrimonio personale del socio.
Questo significa che i creditori di un’azienda non possono rivalersi sui beni personali dei soci delle Società di Capitali (salvo particolari fattiscpecie); gli amministratori invece rispondono anche se soci o meno della società di capitali se hanno commesso fatti gestionali azzardati o di mala gestione.
Occorre quindi sempre avere, quando si riveste la carica di amministratore di una società di capitali, ben presente questo aspetto “collaterale”; ed infatti è anche in questa cornice che stanno sviluppandosi polizze assicurative c.d. D & O (Director & Officiers), polizze che in parte coprono gli amministratori da responsabilità per azioni commesse durante l’esercizio delle loro funzioni.
Tornando a noi, le aziende che adottano questa forma di autonomia patrimoniale spesso costituiscono entità giuridiche separate, come le più famose società a responsabilità limitata (SRL) o le società per azioni (SpA).
Queste entità hanno infatti una propria personalità giuridica distinta.
Implicazioni dell’Autonomia Patrimoniale Perfetta
L’autonomia patrimoniale perfetta offre una protezione elevata ai proprietari di aziende e agli individui.
Tuttavia, comporta spesso un maggiore onere amministrativo e fiscale, poiché le entità devono rispettare rigorosi requisiti legali e contabili per mantenere la separazione dei patrimoni.
In detto ambito poi possono inserirsi pianificazioni societarie (Holding e Società Semplici) che rendano ancora più perfetta la autonomia patrimoniale aziendale e riducono drasticamente i rischi in capo alle persone fisiche.
Per questo peraltro occorrerebbe un libro solo per approfondire questo bellissimo mondo e/o rivolgersi a studi di commercialisti specializzato.
Autonomia Patrimoniale Imperfetta
L’autonomia patrimoniale imperfetta, nota anche come autonomia patrimoniale relativa, rappresenta una forma meno rigida di separazione tra il patrimonio personale o aziendale e il patrimonio di terzi. In questa situazione, la separazione non è completa, e ci sono alcune sfumature di commistione tra i patrimoni.
L’autonomia patrimoniale imperfetta è riconosciuta alle società di persone, ovvero:
- Società in accomandita semplice (S.a.s.).
- Società in nome collettivo (S.n.c.).
- Società semplice (S.s.).
Caratteristiche dell’Autonomia Patrimoniale Imperfetta
L’autonomia patrimoniale imperfetta consente una separazione solo parziale tra il patrimonio personale o aziendale e il patrimonio di terzi.
Ciò significa che in determinate circostanze, i creditori possono rivalersi non solo sui beni della società ma anche sui beni dei soci stessi (a parte il socio accomandante che si comporti tale) per soddisfare debiti personali.
La legge infatti sancisce la responsabilità illimitata e solidale dei soci con il proprio patrimonio (ad eccezione degli accomandanti come detto) per i debiti della società, anche se in via sussidiaria.
Implicazioni dell’Autonomia Patrimoniale Imperfetta
L’autonomia patrimoniale imperfetta è meno rigorosa rispetto alla sua controparte perfetta ma, offre un basso grado di protezione; e in un mondo come quello attuale molte società si stanno trasformando da società di persone a società di capitali proprio al fine di vedere soddisfatta l’esigenza dei soci persone fisiche di tenere distinte la vita aziendale (il lavoro) dalla vita famigliare personale.
Questa forma può essere certamente più flessibile in termini di gestione finanziaria e fiscale, ma può comportare un maggiore rischio in caso di problemi finanziari.
Possiamo semplificare sottolineando che coloro che ancora potrebbero scegliere di rimanere sotto forma di società personale, generalmente dovrebbero idealmente essere coloro che non possono tecnicamente (per il lavoro che svolgono) avere grossi rischi di insoluti o di finanza dai propri clienti e con scarsi investimenti.
Quale autonomia scegliere
La scelta tra autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta dipende quindi da una analisi specifica della tipologia del lavoro svolto e dalla situazione specifica di un individuo o di un’azienda. Alcuni fattori da considerare includono:
- Natura dell’Attività: il tipo di attività svolta può influenzare la scelta tra autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta. Le attività a medio ed alto rischio possono richiedere una maggiore protezione (il problema che molte volte ciò che personalmente ho riscontrato è che molti imprenditori sono davvero troppo ottimisti nel giudicare il loro business a “basso rischio”, quando invece ad un occhio più attento ed oculato, questo potrebbe non essere affatto vero)
- Obiettivi Fiscali: le implicazioni fiscali delle diverse forme di autonomia patrimoniale devono essere valutate attentamente, poiché influenzeranno la struttura aziendale e finanziaria complessiva.
- Complessità Amministrativa: le aziende con autonomia patrimoniale perfetta possono dover affrontare complessità amministrative aggiuntive, il che potrebbe influenzare la decisione.
- Rischi e Benefici: è essenziale valutare attentamente i rischi e i benefici di ciascuna forma di autonomia patrimoniale e determinare quale sia più adatta alle circostanze.
Conclusione
In conclusione, l’autonomia patrimoniale rappresenta un principio fondamentale nelle finanze e nelle operazioni commerciali. La scelta tra autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta dipende dalle esigenze individuali e aziendali, oltre a considerazioni legali e fiscali.
Comprendere le differenze tra queste due forme di autonomia patrimoniale è cruciale per prendere decisioni finanziarie informate e garantire una gestione patrimoniale responsabile.
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